
Fiumicino: nuova città portuale e porta di Roma
Abstract
Il porto, a differenza di un aeroporto, può essere inteso come una struttura “dinamica” che può interagire con il proprio contesto di appartenenza, a patto che gli interventi di pianificazione abbiano come obiettivo principale l’integrazione tra i diversi ambiti e come campo di applicazione l’insieme porto città inteso come unico sistema. Dall’analisi degli scenari proposti in questo paper si evidenzia, infatti, come l’inserimento di una infrastruttura portuale in un luogo come quello di Fiumicino può essere considerato un valore aggiunto non solo in termini di sviluppo economico, ma anche in termini di riqualificazione urbana, indipendentemente dalla sua tipologia. Questo perché l’area di Fiumicino è caratterizzata da una serie di piccole ma importanti potenzialità sia di tipo turistico (le risorse storico-archeologiche e naturalistiche) sia di tipo industriale e produttivo (la cantieristica navale e il mercato ittico), che ad oggi tuttavia non si configurano in un impianto opportunamente strutturato. Un porto (di qualsiasi tipologia) potrebbe quindi rappresentare un formidabile volano di sviluppo economico per l’intera area fiumicinense, che diventerebbe così la testata dell’asse di connessione con la città di Roma, che si sta espandendo proprio in direzione mare con la nuova fiera, commercity e l’aera di Parco Leonardo. In definitiva Fiumicino, grazie alla sua posizione strategica rispetto alla metropoli romana e grazie alla sue potenzialità, potrebbe acquisire un nuovo ruolo nel panorama delle città satelliti romane, quello di porta di Roma, affrancandosi definitivamente dal suo status di brano di ex periferia.
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.6092%2F1970-9870%2F91
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Direttore responsabile: Rocco Papa | print ISSN 1970-9889 | on line ISSN 1970-9870 | © 2008 | Registrazione: Cancelleria del Tribunale di Napoli, n° 6, 29/01/2008 | Rivista realizzata con Open Journal System e pubblicata dal Centro di Ateneo per le Biblioteche dell'Università di Napoli Federico II.