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La trasformazione del paesaggio: un ponte dalle origini alla prospettiva del divenire

Ernesto Cravero

Abstract


Lo stato attuale la pianificazione territoriale, nel nostro Paese, avviene ancora in un’ottica circoscritta. Si pianifica sì, ovunque vi siano indirizzi dettati a scala provinciale o regionale ma mancano i grandi indirizzi di pianificazione transregionali che permetterebbero di superare logiche tutto sommato limitate, legate solo alla necessità di rispettare artificiali e innaturali limiti amministrativi. Questa è una grande lacuna nell’ambito del nostro sistema di programmazione nazionale.

La conoscenza di un territorio in tutte le sue componenti è necessaria per poter solo ipotizzare le prospettive di uno sviluppo non solo sostenibile ma realizzabile. Per questo, l’esercizio della pianificazione più che una pratica scientifica o tecnico-professionale assume gli aspetti di una vera e propria arte dove i migliori esegeti sono chiamati, collegialmente, interdisciplinariamente, a dare il loro apporto costruttivo.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092%2F2281-4574%2F1125

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Direttore scientifico responsabile: Mario Coletta| print ISSN 1974-6849 | electronic ISSN 2281-4574 | © 2008 | Registrazione: Cancelleria del Tribunale di Napoli, n° 46, 08/05/2008 | Rivista cartacea edita dalle Edizioni Scientifiche Italiane e rivista on line realizzata con Open Journal System e pubblicata dal Centro di Ateneo per le Biblioteche dell'Università di Napoli Federico II.